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BLUE TEAM STORY Una società con un intenso curriculum Il Blue Team calcio A5 nasce, alla fine del 1999, da una precisa volontà di Marco Baroni e Fosca Colli, di dare la possibilità alle ragazze di fare dello sport, di creare una società sportiva non a scopo di lucro, ma per proporre un percorso dove vengano messi in risalto i valori innati nelle discipline sportive. Il senso di sacrificio, di squadra, la voglia di vincere, il divertirsi, il creare in sostanza un gruppo ove tutti sono equamente considerati, ove tutti possono offrire il meglio del proprio carattere. Questi sono gli elementi fondamentali che caratterizzano questa società, fatta da persone che lavorano in altri settori, che hanno affrontato da sole tutte le spese necessarie per dare una precisa fisionomia alla squadra. La scelta del calcetto è stata ispirata principalmente dal fatto che molte delle ragazze seguivano i fratelli, gli amici, i fidanzati che praticavano tale disciplina e quindi è sembrato un passo naturale quello di scendere in campo in maglietta e pantaloncini. Per i fondatori della società è stato l’inizio di un lungo percorso. Innanzitutto, si è attrezzata la squadra con le divise da giuoco, borse, tute, giacche a vento, piumini, guanti, e quant’altro necessario. Poi si è affrontato il durissimo scoglio del campo di allenamento. I primi impegni importanti |
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Con l’inizio del 2000 la squadra femminile avvia il suo percorso. Fosca Colli, giornalistacon precedenti come portiere nella Roma calcio femminile, si assume il compito di preparare le ragazze. Gli inizi non furono certamente facili. Prendere conoscenza del pallone, per assimilare i fondamentali. Con gioia, con ardore, e forse anche con un pizzico di incoscienza, dopo una serie di amichevoli, si decide di affrontare un torneo per mettere in pratica quanto imparato. Le giallo/blu acquisirono ulteriore esperienza al Summer Cup (estate 2000) organizzato da un centro sportivo di Torvaianica. |
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Il Blue Team al IV Campionato Provinciale Aics Nell’autunno 2001 si decise di fare un ulteriore salto di qualità, iscrivendo la squadra a un torneo che fosse conosciuto, che desse quindi certe garanzie, soprattutto quella fondamentale che partecipassero formazioni anche loro amatoriali. Così iniziò l’avventura al IV Campionato Provinciale AICS di Roma. La realtà superò l’immaginazione. Le formazioni erano per lo più composte da ex calciatrici, da calciatrici professioniste e quant’altro. Superato l’iniziale stupore il Blue Team decise di affrontare il nuovo impegno con determinazioni, e dopo una striscia iniziale di sconfitte, si conseguì una serie di vittorie che portarono la squadra direttamente alle fasi dei play off. L’avventura si concluse arrivando settimi su ventidue agguerrite formazioni. Questo fu considerato |
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un vero e proprio battesimo del fuoco, un successo per tutti i sacrifici. Le partite si disputarono in orari veramente impossibili, molte partite furono giocate addirittura alle 22,30, con condizioni climatiche avverse. Si era in pieno inverno. Ma nonostante tutto il complesso si dimostrò agguerrito e desideroso di ben figurare. Non a caso capocannoniere del Campionato Aics si sono rivelate proprio due giocatrici del Blue Team: Pamela Marsili e Monica Bortoloni; mentre l’estremo difensore Valentina Taccaliti collocò ai vertici della classifica dei migliori portieri. Marsili e Bortoloni vennero selezionate per la rappresentativa regionale Aics, dove giocarono da titolari. Il primo passo era stato fatto, da una idea si era materializzata una certezza. |
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